Oggi sul bus, seduto dietro di me, c'era un ruspante impiegato in viaggio di lavoro che nell'ordine: ha chiamato la fidanzata (probabilmente rimasta nella terra d'origine) congedandola successivamente dicendole che si sarebbe fatto sentire lui domattina alle 9; ha telefonato a una collega del luogo e si è messo d'accordo per una cena Venerdì:"Così Sabato sei già qui per quel discorso di quelle pratiche che dobbiamo sistemare"(!!!), infine ha attaccato bottone con la tipa seduta dietro di lui che dopo tre minuti già sghignazzava gaudente.
Nel frattempo accanto a me si era seduto un tipo caruccio che quando è giunto alla sua fermata mi ha salutato.
Mi ha detto:"Arrivederci".
--------------------------
Guardando la Carrà mentre mi faccio i suffumigi, scopro che mia madre conosce a memoria il ritornello della canzone dei Sonohra.
Sono nata nell'epoca sbagliata.
(Listening to: The Smiths - This Charming Man)
"Arrivederci"? ... A me?
5 comments:
mi sa che più che salire sul bus tu dovresti scendere....
(e io con te!)
beh dai meglio che altro :)
le grandi storie succedono solo a chi sa raccontarle.
Che ne sai? Forse sono i Sonohra ad essere nati nell'epoca sbagliata...
sempre la solita figa!
Inka!
>sid: uhmm però ad andare a piedi vengono le verruche..:)
>rents27:ma sì, dai.
>baol: non so, i loro ciuffi sono troppo attuali!
>Inka: e tu troppo BBonooo! :)
Post a Comment