Tuesday, 20 May 2008

There is such a shelter in each other

La pioggia di Maggio è inaspettata.
Nel bel mezzo della Primavera, quando le rose sono ormai in fiore e cominciamo ad indossare le maniche corte, ecco che arriva a rimettere tutto in discussione, quasi a voler dire di non accomodarsi poi tanto e di tenersi pronti agli imprevisti.
Scende, cade continuamente e in un attimo non è più Maggio, si torna indietro nel tempo ed è forse per questo che vorremmo rintanarci in casa, non uscire- se non obbligati- perchè probabilmente abbiamo già visto cosa ci aspetta.
April is the cruelest month, diceva T.S. Eliot, perchè fa riemergere tutto quello che era stato sotterrato dal gelido inverno. Innaffiato non a caso dalle piogge di Marzo, il nostro suolo (o stuolo) di ricordi, paure e riflessioni, si libera dalle gocce di rugiada, ovvero smette di piangere, e cerca di mostrarsi fiero verso il cielo, ignaro del fatto che presto verrà calpestato da piedi disattenti e coperto nuovamente da orribili plaid di lana.
Fino all'arrivo delle piogge di Maggio, quando tutto può scorrere via, tutto può ricominciare, l'anima si proietta in avanti, verso il sole di Giugno, che con le sue brevi e sopportabili pioggerelline permetterà forse di trovare riparo più facilmente.


(Listening to: Ornella Vanoni - L'appuntamento)

2 comments:

Baol said...

Non so a te ma a me 'sto maggio così mi mette tristezza :/

Callista said...

Che bel post...
Baci baci dalle derelitte