Una piacevole sorpresa sapere che la tua città si sta svegliando, che non si impigrisce e che vuole essere guardata con attenzione. Prato è una città strana, molto strana, è dura da conoscere ma ha diverse peculiarità che possono sorprenderti. E' un po' che la osservo dal punto di vista dell'offerta culturale e mi sono accorta che per trovare qualcosa di "ganzo" nelle serate estive non è più necessario, per me, andare a Firenze. Ma non è avvenuto tutto per caso: da un paio di inverni a questa parte ho notato che la musica live è tornata nei locali e le jam session non sono più pepite d'oro da cercare in mezzo al fango. Anche le feste sono sempre più numerose e finalmente gli aperitivi sono diventati un must che ha quasi sostituito il classico pizzino (inteso come serata in pizzeria).
In particolare c'è un sottofondo jazz che sta emergendo, con grande giubilo di chi scrive, e ieri sera ne ho avuto conferma. Ho assistito alla seconda serata della tre giorni del WomaJazz 2008, un festival europeo Jazz tutto al femminile completamente gratuito. Mi è piaciuto veramente, sarà banale, ma lo confesso con sincerità, ero felice di assistere a un evento che per la prima volta arrivava nella mia città ed ero contenta che gli spalti dell'Anfiteatro Pecci fossero considerevolmente gremiti di spettatori già incontrati in eventi simili. Si sta formando una community!
Ieri sera han suonato Marynka & the Flowers (pianoforte, basso, violoncello e batteria) una formazione capitanata da una pianista russo-olandese che si muoveva sinuosa sul pianoforte mescolando la classe di Norah Jones, la sensualità di Tori Amos e l'ronia di Katie Melua. Molto simpatica anche nell'intrattenere il pubblico tra una canzone e l'altra, annunciando in che lingua venisse cantato il brano successivo (inglese, russo o francese). Cantando il tema dell'amore Marynka è riuscita a dipingere delicatamente tutte le contraddizioni che questo sentimento riesce a suscitare: lotta, incomprensione, benessere, tranquillità, irrazionalità, dolore.
Eh, già già...
In particolare c'è un sottofondo jazz che sta emergendo, con grande giubilo di chi scrive, e ieri sera ne ho avuto conferma. Ho assistito alla seconda serata della tre giorni del WomaJazz 2008, un festival europeo Jazz tutto al femminile completamente gratuito. Mi è piaciuto veramente, sarà banale, ma lo confesso con sincerità, ero felice di assistere a un evento che per la prima volta arrivava nella mia città ed ero contenta che gli spalti dell'Anfiteatro Pecci fossero considerevolmente gremiti di spettatori già incontrati in eventi simili. Si sta formando una community!
Ieri sera han suonato Marynka & the Flowers (pianoforte, basso, violoncello e batteria) una formazione capitanata da una pianista russo-olandese che si muoveva sinuosa sul pianoforte mescolando la classe di Norah Jones, la sensualità di Tori Amos e l'ronia di Katie Melua. Molto simpatica anche nell'intrattenere il pubblico tra una canzone e l'altra, annunciando in che lingua venisse cantato il brano successivo (inglese, russo o francese). Cantando il tema dell'amore Marynka è riuscita a dipingere delicatamente tutte le contraddizioni che questo sentimento riesce a suscitare: lotta, incomprensione, benessere, tranquillità, irrazionalità, dolore.
Eh, già già...
(Listening to: Diana Krall feat. Erykah Badu & George Benson - I can't give you anything but love)
3 comments:
Sono toscana, ma Prato non la conosco. Comunque sono belle queste iniziative di cui parli.
belle si.. purtroppo ci sono solo d'estate ma sicuramente di più che dalle mie parti uffi :(
>Pyperita: Sei toscana? Di dove?
>rents27: sì però ad Agosto ci sono le palle di fieno che rotolano per le strade..finisce tutto! sob!
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