Sunday, 8 February 2009

"Come a Forrest Gap"

Pioveva a secchiate, io sul bus e lui a piedi a rincorrerlo.
Timido cenno di supplica rivolto all'autista per fermarsi alla prossima fermata. Sì sì, tra 200 metri, in fondo alla via, prima della curva.
Stoico, non si arrende, chiude per bene il giubbotto e parte. Sembra Forrest Gump, i passeggeri dal fondo del bus lo osservano e- forse- lo incitano. Sfortuna vuole che il bus prenda un verde al semaforo mentre Forrest è costretto a fermarsi dall'omino rosso impettito. Impaziente rischia di venire investito dalle macchine perchè si lancia letteralmente in mezzo a Viale Belfiore alle 19.30 di un Sabato piovoso. Non accenna ad arrestare la sua folle corsa. Deve tornare a casa. Dopo il semaforo la strada è ancora lunga, ancora 150 metri. Noi passeggeri fortunati assistiamo alla grande prova mentre l'autista accelera e decellera sadicamente.
Finalmente arriviamo alla fermata, noi. Regna il silenzio, chi è seduto vicino all'autista non può vedere se il mitico ce la sta facendo o meno, quindi spera di scorgere sul viso degli altri almeno un cenno di sorriso.
Si sente aprire la porta del retro, echi di pioggia. Ce l'ha fatta, è salvo.
Applauso scrosciante, una vera ovazione.

(Listening to: Ella Fitzgerald - Fever)

4 comments:

Baol said...

Adoro Fever...ci voglio scrivere un post su 'sta canzone...

un bacio :*

Anonymous said...

E' successo anche a me, fin troppe volte...
Oddio, 200 metri non sono pochi eh, forse non l'ho mai rincorso così a lungo per Torino, però è comunque una situazione bruttissima. Quasi quanto quella in cui stai per salire, ci sei quasi, le porte ti si chiudono davanti...e lui parte.

Pyperita said...

Bellissima l'ovazione finale!

Calanta said...

>Baol:
Everybody's got the fever
That is something you all know...
Aspetterò il post, allora!

>MikeBibby:
Ahh, beh quella è l'umiliazione più grande!!

>Pyperita:
Infatti! E' stato un momento bellisimo, pensa che qualcuno gli ha anche ceduto il posto!! Ahahah