Friday 30 May 2008

"Bright and early for the daily races"

Ultimamente mi esprimo solo con la musica ... fedelissima amica.



And I find it kind of funny
I find it kind of sad
The dreams in which I’m dying
Are the best I’ve ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
When people run in circles
It’s a very very
Mad world
Mad world
enlarged in your world
Mad world

Wednesday 28 May 2008

Money makes the world go round

Si parla spesso di spreco di carta, di energie spese in processi burocratici e scartoffie di varia natura ma credo che ci siano casi in cui questo non abbia rilevanza: vuoi mettere la soddisfazione di ricevere una lettera di avvenuto bonifico a tuo favore di ben € 1,83 ?


(Listening to: The Pipettes - Pull Shapes)

Friday 23 May 2008

Trouble is my middle name...

Ci sono momenti in cui

l'impossibile appare più raggiungibile del possibile,
il lontano diventa più intimo del vicino
e definire non significa sempre porre fine,
anche se é sinonimo di determinare.

E scordare?
E' il contrario di accordare?

Se seguo una strada non perseguo automaticamente un obiettivo
ma forse perseguito il pensiero
per cui lungo quella strada qualcosa possa succedere
avvenire, accadere, capitare.

Finalmente capire nel capitolare.


(Listening to: Hooverphonic - Mad about you)

Tuesday 20 May 2008

There is such a shelter in each other

La pioggia di Maggio è inaspettata.
Nel bel mezzo della Primavera, quando le rose sono ormai in fiore e cominciamo ad indossare le maniche corte, ecco che arriva a rimettere tutto in discussione, quasi a voler dire di non accomodarsi poi tanto e di tenersi pronti agli imprevisti.
Scende, cade continuamente e in un attimo non è più Maggio, si torna indietro nel tempo ed è forse per questo che vorremmo rintanarci in casa, non uscire- se non obbligati- perchè probabilmente abbiamo già visto cosa ci aspetta.
April is the cruelest month, diceva T.S. Eliot, perchè fa riemergere tutto quello che era stato sotterrato dal gelido inverno. Innaffiato non a caso dalle piogge di Marzo, il nostro suolo (o stuolo) di ricordi, paure e riflessioni, si libera dalle gocce di rugiada, ovvero smette di piangere, e cerca di mostrarsi fiero verso il cielo, ignaro del fatto che presto verrà calpestato da piedi disattenti e coperto nuovamente da orribili plaid di lana.
Fino all'arrivo delle piogge di Maggio, quando tutto può scorrere via, tutto può ricominciare, l'anima si proietta in avanti, verso il sole di Giugno, che con le sue brevi e sopportabili pioggerelline permetterà forse di trovare riparo più facilmente.


(Listening to: Ornella Vanoni - L'appuntamento)

Monday 12 May 2008

Lezione di vita

Treno regionale per Firenze, qualche fermata prima salgono 3 pischelle con mega occhialoni neri di plastica, golfino legato al collo, ballerine multicolor che si siedono nei 4 sedili accanto a dove stavo io, mezza morta.

Una delle tre urla senza alcuna vergogna: "Oh figliole, laggiù c'è un gruppo di bellocci, 'gnamooo!" Da quest'ultima esclamazione deduco che le tre sono di Prato...

Le altre due tentano di calmarla ma la pantera non si tiene.
E che è? Provo ad allungare lo sguardo per scorgere i suddetti bellocci ma sooolooo per verificare l'attendibilità delle informazioni... il risultato è scarso e confuso, argh la miopia galoppante!

Pantera afferra una delle due per il braccio sostenendo che "ogni lasciata è persa!", la vittima cede e chiede solidarietà all'altra che aveva già oscillato in precedenza.
Questa è psicologia sopraffina, niente da aggiungere.

Quindi le tre sghignazzanti si dirigono verso le porte, dove a quanto pare stanziavano i giovinastri.
A quel punto devo vedere come va a finire.

Incredibilmente dopo treminutitre sento le loro voci mischiarsi a voci maschili, tutti gaudenti e amiconi.
......................

"Firenze Santa Maria Novella, stazione Firenze Santa Maria Novella". Mi alzo mi dirigo alla porta opposta a quella del gruppo di neo-amici-possibili-fidanzati e scendo; lungo il binario mi affiancano le tre e Pantera dice- anzi barrisce: "Avete visto che c . . o che c'avea, stasera su messenger gli chiedo di uscire!"

La mia non è miopia, è paralisi.

(Listening to: Vinicio Capossela - Che coss'è l'amor)

Friday 9 May 2008

Anglobsession

Vagamente ispirata dall'ultimo post di rents27 e soprattutto ancora toccata dalla scia di entusiasmo e voglia di vivere che solo Londra riesce a darmi (oddio, ogni tanto anche qualche bel maschio, ora che ci penso.. va be' lasciaaamo perdere!!) mi sono messa a riflettere sul mio amore incondizionato per quella isola-stato che più di ogni altra divide le opinioni gentis.

Entro nella stanza in silenzio, mi siedo su una sedia di plastica nera, abbozzo un sorriso e pronuncio le seguenti parole: "Mi chiamo Calanta e sono anglofila."

Tutto quello che proviene da quell'isola mi affascina: la lingua, che mi dà il pane, la letteratura, la storia di un grande impero, non sempre meritevole di lodi si sa, la musica, la birra, l'indipendenza e l'unicità, la meritocrazia premiata, la timidezza, il senso delle distanze, gli uomini non mammoni, l'umorismo cinico, il rispetto per il cittadino, il policeman, le schifezze che si vedono nei supermercati e la loro umiltà nell'affermare che il loro cibo sucks veramente, il rispetto per le istituzioni e soprattutto lei: Lilybeth. Niente da fare, quella donna mi fa ridere, non c'è un vero motivo. L'ho anche vista passare per le strade di Liverpool a bordo della mitica Rolls Royce, salutava con mano discreta e sorrideva timidamente. Troppo icona.

"Il distacco può sembrare freddezza e incapacità di intimità, ma se volete è anche libertà e possibilità di sognare. Da lontano si vedono tante cose che da vicino risultano sfocate."
[Paola Guagliumi, Perché gli inglesi non usano il bidet?]


(Listening to: Jamie Cullum - I get a kick out of you)