Saturday 29 December 2007

Drifted by a word

Fonte di ispirazione: La Repubblica 27/12/2007
Nella lingua turca esiste una parola sola per esprimere l'immagine del "riflesso della luna sull'acqua": yakamoz.
Meraviglioso! Non ho idea di come si pronunci ma come spesso capita è affascinante più il concetto del suo suono. Credo sia stato questo a farle vincere il premio come "miglior espressione dell'anno" indetto dalla rivista tedesca Kulturaustausch (scambio di culture). Nell'articolo sono segnalate anche altre parole-espressioni provenienti da tutto il mondo e personalmente a me piaceva anche la norvegese Oppholdsvaer (luce del giorno dopo la pioggia) ma lo ammetto, anche qui è più il significante a colpirmi che l'eventuale pronuncia. Mi trovo d'accordo infatti con Bartezzaghi che, commentando la notizia, afferma l'ovvia vittoria di una parola appartenente al campo semantico dell'amore o delle profonde sensazioni personali piuttosto che un'espressione legata all'odio o al conflitto. Amore piacerà sempre più di Odio.
Sta di fatto che dietro ad ogni parola vi è una cultura, un retroscena storico- filologico- culturale che trova il suo punto di arrivo nella pronuncia e nel significato, e che infatti tolta dal suo contesto naturale perde di valore. Se mi trovassi davanti ad una parola come yakamoz senza conoscerne il significato a tutto penserei tranne che all'immagine straordinariamente romantica del riflesso della luna sull'acqua. Tra l'altro non l'assocerei neanche al turco bensì al giapponese, non so perchè.. Per non parlare di quella norvegese, che alle mie orecchie profane di lingue scandinave suona come il nome di una marca di aspirapolveri.
[A me questa roba fa letterelmente impazzire, eppure quando la dovevo studiare infamavo la profe di Filologia!!]
Per il concorso dell'anno prossimo propongo la spagnola ojalà !

(Listening to: Giuliano Palma & the Bluebeaters - Tutta mia la città)

Monday 24 December 2007

The Refreshing World of Christmas



Quest'anno gli auguri li faccio così, con la miglior canzone di Natale che sia mai stata scritta!

Sunday 16 December 2007

Wishlist


Vorrei cantare ma ho il raffreddore e il mal di gola
Vorrei l'ora legale tutto l'anno e la domenica non dovrebbe mai tramontare il sole. O semplicemente non ci dovrebbe essere la domenica
Vorrei che l'acqua non finisse mai
Vorrei un braccio sulle spalle mentre cammino nel freddo
Vorrei che mia madre non mettesse i centrini sotto qualsiasi soprammobile
Vorrei vivere da sola
Vorrei leggere un libro di Saviano in cui scrive cose belle, positive e rassicuranti
Vorrei che mio padre non canticchiasse anche quando stiamo ascoltando un concerto di musica classica (ecco da chi ho preso)!
Vorrei annullare le distanze fisiche e mentali
Vorrei dirgli che a me piace così, ca§§0 e subito dopo vorrei che non scappasse più
Vorrei vedermi tra 10 anni, solo 10 anni
Vorrei arrivare a Gennaio 2008 senza passare dal 31 Dicembre- come al Monopoli

Dovrei ripassare per il Language Test di domani
Dovrei fare più spesso lo step
Dovrei ascoltare di più e parlare meno
Dovrei sorridere più in casa e meno fuori, mi sa..
Dovrei semplicemente avvicinarmi
Dovrei prendermi il lusso di parlare con me stessa. E ascoltarmi
Dovrei usare di più la crema per le mani e il burrocacao, in poche parole difendermi da sola dalle intemperie
Dovrei dire e dirmi più spesso "Non c'è nessun problema"

Dovevo andare a fumare quella sigaretta con quell'attore, una volta terminato lo spettacolo!! Acciderbolammè!


(Listening to Today - L'aura)

Thursday 6 December 2007

Looking backwards

Ho comprato l'agenda per il 2008...uh?
Sì, e l'ho fatto senza pensarci: vista-presa. Questo acquisto mi ha fatto riflettere ("Aaah, 'namo bbene!", direbbe la mitica Sora Lella). Mi son fermata a pensare a quanto un oggetto così normale possa- per me- rappresentare un pezzo di vita. Se mi metto a riguardare l'agenda 2007 che ormai volge al termine, la vedo piena di roba, utile e meno utile: supplenze di qua e di là, ripetizioni a orari assurdi a pischelli che non so dove siano finiti, lezioni di canto, disegni di bimbi, film visti e con chi, spettacoli teatrali, aperitivi, ma soprattutto luoghi visitati e visite ricevute...orari delle mie partenze e degli arrivi altrui..
Un anno di emozioni, di pieni e di vuoti. Mesi in cui avrei voluto nascondermi, altri in cui sono stata anche troppo partecipe, attimi e giorni che vorrei rivivere 1000 volte, amicizie nuove, lacrime...tante lacrime ma anche tantissime risate, solitudini, buio e freddo interno con 40° gradi fuori dalla finestra, strade, parole, lettere, telefonate internazionali e chiacchierate in macchina. Niente che non rifarei.

(Listening to: Belle & Sebastian - Here comes the sun)