Monday 14 December 2009

Il peso delle parole o Quanno ce vo' ce vo'




Perchè quando sento discorsi del genere mi viene da riconsiderare l'utilità del suffragio universale?

Sunday 29 November 2009

"Nothing's gonna bring me down"

Notte insonne, troppi pensieri, o forse solo uno, il solito, chissà. Sveglia, snooze, dopo 5 minuti suona di nuovo, ancora un po', no devi fare le fotocopie per il compito in 3E e non hai mai tempo, uff, via mi alzerò. Però bene, dai, è venerdì, ed è il venerdì che aspettavo da Luglio. Parto, ringrazio ancora le colleghe della commisione orario che il Venerdì mi fanno iniziare alle 10. Timbro cartellino, entrata ore 9.34. Pronto? Sì, ok, la passo a ritirare stasera prima delle 19, meno male via. Fotocopie 3E, fotocopie alternative per i 5 ragazzi cinesi di 3E, oggi gli va bene, niente fila A e fila B, ma Santi non deve muovere il collo di un millimetro, altrimenti glielo graffio. Ricevimento genitori, sì certo, con un po' più di attenzione in classe, signora, suo figlio potrebbe arrivare molto più in alto di questo 4; sì signora, la capisco, sua figlia va stimolata continuamente ma io ne ho altri 23 in classe, certamente, sìsì, il cambio dalle elementari alle medie può risultare traumatico (???); guardi, a me non piace parlare della classe in generale, quindi andiamo al dunque: non ci siamo! Son le 14, parrucchiera, prima però devo mangiare qualcosa altrimenti schianto, ok, un mandarino può andare, però, dai, bello questo nuovo centro commerciale. Salve, volevo fare un taglio "impegnativo" avete posto? Certo, niente bancomat, lo sportello per prelevare è dall'altra parte del centro commerciale, mi perdo, vai ci sono. Taglia! Parecchio! Via, Via, sì sì ciuffo spettinato, colpi di sole ramati, massaggia, shampoo, crema, aspetta 25 minuti, taglia ancora, belloccio questo parrucchiere, chissà se è etero?c'ho una cofana di pellicola trasparente in capo ed entra il capo non so di che: un giovinastro caruccio somigliante a Filippo Nigro dei Ris, e io ho la cofana in testa coi sunlight. Te pareva. Tre ore dal parrucchiere, ho il sedere quadrato e il collo bagnato. Corro, riporta la macchina di cortesia alla concessionaria, ritiro la mia, slalom, traffico, rotonde, ma quante rotonde in questa città. Casa di corsa, mangio un panino, alle 20.30 appuntamento a Firenze con Sid ed Elena. Parto con la piega nuova. Piove, no! Torno indietro a prendere l'umbrella, perdo minuti, traffico in entrata a Firenze, ma che c'è? La partita? Non può essere, è venerdì, boh. Arrivo, ci sono, sarei in orario se potessi lasciare la macchina in mezzo alla strada, invece devo parcheggiare, tranquilla Calanta, c'è ancora il gruppo di supporto, ok, un postoooo, mioooo, parcheggio bus turistici? 3 macchine insieme a me, all'unisono mettiamo la freccia e via, sembra la scena del "Padrino". Entro, ci sono, 21.05, come ho fatto non lo so, strappa biglietto, dove ci mettiamo? Per me è uguale, tanto io non vedo una cippa dovunque mi metta, son qui per far presenza. Nell'attesa prendiamoci una birretta, quanti inglesi, che bella atmosfera, quanta gente. Non vedo una mazza. 21.38. Eccolooooo! Uuuuuuoooo! Calanta, quello è il chitarrista! Ah. Mi guardo in giro, chissà dov'è Daniel: su Facebook mi aveva detto che ci sarebbe stato anche lui. Eh, ma stavolta è lui davvero quello sul palco!Yeeeesss! Io ai concerti mi trasformo in cheerleader, non so perchè. Sale storto come sempre ma affascinante come al solito. Sid, in nome di non so che, sostiene che stia bevendo Jagermeister..Secondo me è un buon Chianti! Come dici? Ha le scarpe di cuoio? Embè?! Fa folk. Si parte, mi sposto quà e là per fare qualche foto, ci riesco, ballo con sconosciuti. Che sta cantando? "Caruso" di Lucio Dalla? Te voje bbene assaiiii! Che Grande!..senti là, ci ha attaccato "Candy". Torno dalle mie compagne, balliamo, cantiamo, cicchino, respiro, rientriamo, e arriva la mia preferita:


Ne è valsa la pena..

Il filmato non è mio, l'ho trovato su YouTube. Però è del concerto di cui sopra.

Friday 20 November 2009

Aggiorniamo il registro


..Quello vero, quello su cui dovrei scrivere via via le lezioni e gli argomenti fatti in classe, credo sia fermo al 25 Ottobre.
Qui invece non posso esimermi dall'elencare le perle di saggezza con cui i miei aluni mi impreziosiscono le giornate:
  • Si può essere teenagers anche alla tenera età di 119 anni. E io che mi lamento del mio trentino.
  • Calanta (versione teacher) alle prese con la domanda How long does it take you to come to school?. Le risposte mi lasciavano un po' perplessa: chi mi diceva 1 km, 800 metres.. Al che decido di ribadire qualcosa che forse ai ragazzi sfuggiva: "In questa frase How long non dà importanza alla lunghezza ma alla durata!".... L. dal fondo risponde: "Prof, è quello che dico sempre alle ragazze!!" Cos'è il genio?
  • Mushroom è ovviamente una stanza della casa (insieme a living room, bedroom, bathroom, ecc.)
  • Per la serie "L'importante è l'incipit": Dear Jane, as you are?
  • Calanta chiede: "Scusa Camilla, se un oggetto in Inglese è chiamato it , due oggetti come li chiamerai?" "ITS!!". Ovvio, che domande!

(Listening to: Tavares - Heaven must be missing an angel)

Sunday 8 November 2009

Sure as the rain starts to fall


Ti aspetto e ogni giorno

mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.

Alda Merini - "Clinica dell'Abbandono"


(Listening to: Paolo Nutini - Still Crazy)

Friday 23 October 2009

"Col cuore in gola"

Per un anno alle superiori presi parte al laboratorio teatrale organizzato apposta per le scuole. Mi convinse quasi subito la mia pazza compagna di banco di allora; oddio, non mi convinse, quando passò fra i banchi il foglio di partecipazione portato dalla solita bidella svogliata, la pazza lo prese e automaticamente scrisse il suo e il mio nome. Non ebbi scelta, mi dovetti fidare.
Indubbiamente fu divertente, conobbi un sacco di gente ed ebbi la possibilità, non considerata precedentemente, di vedere il mio corpo come uno strumento per la liberazione delle mie emozioni e sensazioni e non come un ostacolo o come una protezione (la voce narrante qui si lascia andare ad un imbarazzato colpo di tosse).
Avendo a che fare con degli adolescenti, il regista pensò bene di offrire come tema dello spettacolo l'Amore.
Panico.
Non avevo studiato, non ero abbastanza preparata.
Mi volevo giustificare o parlare dell'Unità di Italia.
Niente da fare, nel corso dell'anno ognuno di noi doveva pensare, scrivere e rappresentare il proprio pezzo. L'adattamento scenico e la resa teatrale sarebbe stata poi a discrezione del regista.
La mia amica pazza aveva ovviamente mille fonti a cui ispirarsi; al contrario la mia vita sociale da"ragazza di periferia" cresciuta in cortile con gli stessi amici fraterni di sempre, poteva solo essere un'appendice a lato della sua. (da leggere con tono dimesso) Va da sè che il giorno dopo a scuola si presentò con le idee chiare e con mezzo testo già scritto.
Per la prima volta in vita mia, mi trovavo ogni sera a combattere contro un foglio che voleva rimanere bianco. Non che non avessi anche io modeste fonti a cui ispirarmi, solo non erano così importanti e forti da poterci costruire un pezzo sopra.
Sforzandomi trovai una costante alquanto curiosa, pertanto decisi che il mio pezzo non sarebbe stato una narrazione ma una rilettura tragicomica delle mie vicende amorose (Capirai!..ehm). Ovviamente mandai nei matti il regista, il quale si era trovato davanti storie struggenti e catastrofiche, quella della pazza in primis, e aveva già deciso che lo spettacolo sarebbe dovuto essere lo specchio dell'angoscia adolescenziale verso l'amore. Vagava infatti per il palco inveendo e urlando:
"Mi dite ora dove la metto la SuperDonna Invisibile?"





(Listening to: Skunk Anansie - Secretly )

Thursday 8 October 2009

El caiman



"... Ma forse questo cittadino qui è un po' più uguale degli altri.."

Assurdo vedere ristabilito dalla Corte Costituzionale un principio fondamentale di uno Stato di Diritto, ossia l'uguaglianza di ogni cittadino davanti alla legge.
Adesso voglio proprio vedere cosa fa Silvio. Tocca vendere il Milan a Gheddafi, eh?

(Listening to: Elio e le Storie Tese - Discomusic)

Thursday 17 September 2009

La sciocca in red



- Prof, il suo nome in spagnolo significa "Bella".

Vale come complimento anche se indiretto e fatto da un quattordicenne?




(Listening to: Selton feat. Cochi & Renato- Canzone Intelligente)

Saturday 5 September 2009

Orbene

Ho già archiviato l'estate, non perchè sia stata negativa, anzi. Edimburgo è stata una scoperta. Tornerà sicuramente nei miei prossimi post sottoforma di foto o aneddoti particolari ma non è al momento l'argomento di questo post.

Quando ero ragazzetta Settembre significava semplicemente il ritorno a scuola, niente di più e niente di meno: quel dispiacere da fine estate mischiato all'emozione di affrontare un altro anno con gli amici. Ricordo che ogni volta pensavo: "A Giugno sarò più grande", che nel mio caso non è solo perchè il mio compleanno cade in quel mese ma anche, e soprattutto, perchè ero consapevole che qualsiasi cosa mi fosse successa durante quei mesi avrebbe dato alla mia personalità qualche sfumatura nuova, lieve o intensa non importava. Sono un'evoluzionista, non c'è niente da fare.
Quest'anno Settembre è arrivato con un po' di paura; la situazione della scuola italiana non è certamente incoraggiante, per non dire catastrofica, e avevo davvero timore di rimanere senza lavoro e perdere quell'entusiasmo accumulato durante l'anno scorso. Invece no, la dea bendata, perchè di questo si tratta quando ti trovi in graduatoria con altri 60 candidati e solo 13 cattedre a disposizione, ha guardato dalla mia parte.
Le lacrime di disperazione versate negli scorsi due anni di scuola di specializzazione, l'autostima persa, e riacquisita via via a fatica, per colpa dei soliti accademici parrucconi che pretendono di conoscere la didattica pur non avendo mai varcato la soglia di una scuola pubblica se non per votare, i pomeriggi e le domeniche saltate per preparare gli elaborati da portare ai tutor del tirocinio, sono serviti a qualcosa. Quanto meno a essere lì a giocarmela con tutti gli altri.

Don't be afraid of a little bit of pain, pleasure is on the other side.

(Listening to: Prince - Musicology)

Monday 31 August 2009

Tuesday 4 August 2009

Can't wait

Edinburgh - The Castle

Sunday 28 June 2009

Stop being so serious for a while

She is talking 'bout something I unfortunately experienced a couple of years ago and which still makes me laugh out loud!!
Love her suit, her shoes and.. the mullet hairstyle of the banjo player!!

Thursday 18 June 2009

Riporto fedelmente dal web..finchè si può!

Data: 15 giugno 2009 18:55:13

E' passato l'emendamento D'Alia. LEGGETE E FATE GIRARE, E' IMPORTANTE PER TUTTI

L'attacco finale alla democrazia è iniziato! Berlusconi e i suoi sferrano il colpo definitivo alla libertà della rete internet per metterla sotto controllo. Ieri nel voto finale al Senato che ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (disegno di legge 733), tra gli altri provvedimenti scellerati come l'obbligo di denuncia per i medici dei pazienti che sono immigrati clandestini e la schedatura dei senta tetto, con un emendamento del senatore Gianpiero D' Alia (UDC), è stato introdotto l'articolo 50-bis, "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet".
Il testo la prossima settimana approderà alla Camera. E nel testo approdato alla Camera l'articolo è diventato il nr. 60. Anche se il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo, questo la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta" che non vuole scollarsi dal potere.
In pratica se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo. Questo provvedimento può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all'estero. Il Ministro dell'interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l'interruzione della
attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l' apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali. Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta con questa legge? Si stanno dotando delle armi per bloccare in Italia Facebook, Youtube, il blog di Beppe Grillo e tutta l'informazione libera che viaggia in rete e che nel nostro Paese è ormai l'unica fonte informativa non censurata.
Vi ricordo che il nostro è l'unico Paese al mondo, dove una media company, Mediaset, ha chiesto 500 milioni di risarcimento a YouTube. Vi rendete conto? Quindi il Governo interviene per l'ennesima volta, in una materia che vede un'impresa del presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e d'interessi. Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" il fenomeno che intorno ad internet sta facendo crescere un sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.
Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet? Chi non può farlo pensa bene di censurarlo e di far diventare l'Italia come la Cina e la Birmania.
Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati Beppe Grillo dalle colonne del suo blog e la rivista specializzata Punto Informatico.
Fate girare questa notizia il più possibile. E' ora di svegliare le coscienze addormentate degli italiani. E' in gioco davvero la democrazia!!!

Wednesday 3 June 2009

"Io son di Prao ..."


Ieri c'era il nano a Prato, la mia città.

Non ricordo in che circostanza ma una sera, tra un drink e l'altro, un tipo mi raccontò che il caratteraccio sprezzante degli abitanti di Prato nei confronti dei potenti ha origini storiche.
Ci volli credere.
Nel Medioevo, in segno di protesta verso un'autorità fiorentina in visita, i pratesi si misero ai lati della carrettiera per farlo passare ma quando questi si fermò per salutare, gli astanti si calarono le braghe, o la calzamaglia che usava al tempo, e cominciarono a orinare senza vergogna.
Un po' come gli scozzesi di "Braveheart" che scoprirono le pudenda davanti all'esercito reale inglese, mi vien da pensare.
Comunque io, che pratese sono d'adozione, ho sempre amato quel che disse un pratese ben più illustre di me, Curzio Malaparte, nel suo libro Maledetti Toscani:

"Mi fan ridere quanti credono di offendere i pratesi dicendo che sono il popolo più becero che sia in Toscana, anzi in Italia. Come se becero fosse un’ingiuria. Un becero è un becero: cioè un toscano allo stato di grazia. E i pratesi son beceri, quando son beceri, non per il fatto che lavoran gli stracci (…), bensì per il fatto che dicono a voce alta in piazza quel che gli altri Italiani tacciono o sussurrano fra quattro mura, in famiglia, e che non han paura di parlare come pensano, mentre gli altri Italiani pensano come parlano (…)".

(Listening to: Rage Against the Machine - Killing in the name of )

Saturday 23 May 2009

Uno con Mills ce la fa*

Noemi from Casoria, anni 18;
Sentenza Mills;
Obbligo di denuncia da parte dei medici in caso una persona malata priva di permesso di soggiorno si presenti all'ospedale;
Diritto di sedersi sui treni della metropolitana solo per gli italiani (leghisti con evidente fazzolettino verde come pochette);
La telefonata privata durante il G20;
Il Lodo Alfano (ma poi che caspita vuol dire "Lodo"?)
Obbligo di segnalazione da parte degli insegnanti delle scuole pubbliche della presenza di bimbi o ragazzi extra-comunitari irregolari;
I monologhi a "Porta a Porta" senza contraddittorio;
L'arroganza dell'avvocato Ghedini, un avvocato che riesce a dire solo: "Ma vaaa, ma va lààà, ma cosa diavolo dice? Ma si informiii! Ma suvvia!";
Il "Cucù" alla Merkel;
Gli squallidi tentativi di risanare l'opinione pubblica sulla Ministra Carfagna;
Borghezio;
La "Legge Carlucci" sul controllo di Internet. Scandiamo bene tutti insieme: "Legge. Carlucci."
La riconosciuta inutilità del Parlamento;

... To be continued.. (unfortunately)

(Listening to: Zucchero - Pippo )
*cit. Banda Osiris

Tuesday 12 May 2009

Monday 27 April 2009

My Place Under the Sun

Torno per condividere con l'etere un pensiero che mi ha letteralmente squarciato il petto quando l'ho sentito pronunciare. La perforazione che ho percepito è stata sì profonda ( "..e sottolineo sì ") da permettere a tutte le mie verità di venire fuori in un colpo solo.

"L'amore ... o c'é o non c'é!"


Non so ancora capire fino a che punto il dolore sia stato provocato dal messaggio di per sè o dal fatto che sia una battuta, peraltro recitata pessimamente, tratta da "Un posto al Sole".
Meno male l'esame di abilitazione è vicino.


(
Listening to: The Police - Every little thing she does is magic)

Saturday 4 April 2009

The Committment


Ma una spintarella, no?


(Listening to: 4 Non Blondes - Spaceman)

Wednesday 18 March 2009

Present Simple

Botta e risposta surreale tra Calanta (versione teacher) e ragazzetti di prima media in occasione del ripasso di Yes, I do - No, I don't; ovvero quando pensi che neanche ce ne sarebbe bisogno

C:
"Martina, do you like wearing earrings?" M: "Yes, I do."
C: "Ok. Paolo, do you like reading comics?" P: "Yes, I do"
C: "And you, Simone (aka Tombolino), do you like ice-cream?"
S: ". . . . "
C:
"Simone, do you like ice-cream?"
S:
"Yes."
C: "Complete the short answer, please: Yes, I . . ??"

S: "Yes, I . . . Yes, I. . . SCREAM!"

Me lo potevo perdere.

(Listening to: India.Arie - Video)

Thursday 5 March 2009

puro nonsense o stream of consciousness

Mi pesa la testa, devo correggere una marea di compiti, buona la birra Forster, devo smettere di mangiare piccante perchè poi "abbaio" dalla sete per tutta la sera, ma qual'è la vera differenza tra "arranged marriage" e "forced marriage"?, il bus delle 7.15 è inaffrontabile, domani corso di recupero per le classi terze, come fa Ozzy Osborne ad essere ancora vivo?, mi si è rotto l'ombrello, ho cambiato bar dove faccio colazione: 10 centesimi in più per un barista decisamente migliore, buono questo shampoo, quest'estate sparisco, quest'estate dico di sparire ma poi sarò sempre nei paraggi, sono deficitaria di ore di sonno ... zzz ...

(Listening to: Jamie Cullum - Twentysomething)

Saturday 14 February 2009

E non è perchè è San Valentino

I'm a fool to want you
I'm a fool to want you
To want a love that can't be true
A love that's there for others too

I'm a fool to hold you
Such a fool to hold you
To seek a kiss not mine alone
To share a kiss that Devil has known

Time and time again I said I'd leave you
Time and time again I went away
But then would come the time
When I would need you
And once again these words I have to say

I'm a fool to want you
Hits me but I need you
I know it's wrong
It must be wrong
But right or wrong I can't get along
Without you

I won't get along
Without you.

Billie Holiday

Sunday 8 February 2009

"Come a Forrest Gap"

Pioveva a secchiate, io sul bus e lui a piedi a rincorrerlo.
Timido cenno di supplica rivolto all'autista per fermarsi alla prossima fermata. Sì sì, tra 200 metri, in fondo alla via, prima della curva.
Stoico, non si arrende, chiude per bene il giubbotto e parte. Sembra Forrest Gump, i passeggeri dal fondo del bus lo osservano e- forse- lo incitano. Sfortuna vuole che il bus prenda un verde al semaforo mentre Forrest è costretto a fermarsi dall'omino rosso impettito. Impaziente rischia di venire investito dalle macchine perchè si lancia letteralmente in mezzo a Viale Belfiore alle 19.30 di un Sabato piovoso. Non accenna ad arrestare la sua folle corsa. Deve tornare a casa. Dopo il semaforo la strada è ancora lunga, ancora 150 metri. Noi passeggeri fortunati assistiamo alla grande prova mentre l'autista accelera e decellera sadicamente.
Finalmente arriviamo alla fermata, noi. Regna il silenzio, chi è seduto vicino all'autista non può vedere se il mitico ce la sta facendo o meno, quindi spera di scorgere sul viso degli altri almeno un cenno di sorriso.
Si sente aprire la porta del retro, echi di pioggia. Ce l'ha fatta, è salvo.
Applauso scrosciante, una vera ovazione.

(Listening to: Ella Fitzgerald - Fever)

Saturday 7 February 2009

Parlo di ciò che ho visto

Durante le riunioni precedenti alla partenza, in cui ci veniva presentato il progetto Europrof nei suoi aspetti più particolari, ci chiedevano quali fossero le nostre aspettative e paure.
Non mi ricordo cosa scrissi nelle paure, credo che la mia ignoranza geografica mi abbia portato ad esprimere semplicemente la preoccupazione di non finire in un paesello sperduto e alquanto lontano dai centri abitati. Ma le aspettattive erano tante e per una volta non sono state deluse, anzi. Non come sempre mi capita nella vita quotidiana.
Cercavo qualcosa da questo viaggio e credo di averlo trovato nell'umiltà della gente di Vilnius. Tutto mi sarei aspettata tranne che accoglienze calorosissime e gentilezza disinteressata. "Siamo pur sempre nell'Est Europa", mi ripetevo, non cosciente del fatto che una delle tante missioni di questo progetto era anche quella di andare in/contro ai pregiudizi verso le culture e le società.
Dopo due giorni scopro che i Lituani, proprio per la loro fama di essere ospitali, si considerano Gli Italiani del Baltico e mi ritrovo a ridere perchè-purtroppo- tale paragone si basa su una certa idea di Italia che adesso non c'è più.
Abituati per ovvie ragioni storiche a non ricevere molti "ospiti" per tanto tempo, nel momento in cui hanno cominciato a vedersi attorno persone provenienti da altre nazioni, i lituani piano piano si sono aperti.
E' quel "piano piano", infatti, che mi ha affascinato molto. Quella consapevolezza dei limiti attuali che uno stato indipendente dal 1989 può avere di sè, affiancata a un grande senso di speranza e di spirito di sacrificio guidati dalla voglia di vivere un futuro migliore.
Lo sanno che se vogliono stare al passo con l'Unione Europea devono saldare i conti economici, produrre, acquisire stabilità. Lo sanno che se vogliono dialogare con gli altri paesi si devono scrollare di dosso i pezzi di ghiaccio di stampo sovietico. Sanno che devono chinare la testa- un'altra volta- e lavorare. Pare che lo sappiano ma ne hanno timore o forse scarsa fiducia, e scappano. E' probabilmente nel brain drain che ci somigliamo. Chissà.
Esperienza bellissima, che è finita quando stava per decollare tutto. Finalmente stavo cominciando a capire ogni singola parola pronunicata dalle inglesi (del Nord) mie vicine di stanza. Avevo anche cominciato a girarmi la città da sola, perdendomi a volte volontariamente. I menù dei bar e nei ristoranti cominciavano a essere leggermente riconoscibili e avevo anche conosciuto un russo al supermercato, mannaggia!

(Listening to: Gatto Ciliegia vs Grande Freddo feat. Robertina - Un anno d'amore)

Tuesday 3 February 2009

Tutte le cose belle durano troppo poco!


Prima o poi troverò le parole.


(Listening to: Barry White - Just the way you are)

Monday 12 January 2009

Teachers "on the rock"

Partenza vicina.
Si prevedono temperature agghiaccianti ahahhahaha!!
Giungono informazioni sulla Guest House lituana dove alloggeremo: poco distante dal centro di Vilnius, grande cucina a disposizione, wireless, ma soprattutto ... già popolata da "nice and friendly Erasmus people".

Ecco.
Tornerò ibernata e con le occhiaie.


(Listening to: The Wombats - Let's dance to Joy Division)