Thursday 30 October 2008

January in Lithuania

Il freddo è solo una condizione mentale,
il freddo è solo una condizione mentale,
il freddo è solo una condizione mentale.

Questa era la frase che mi ripetevo quando in pieno inverno mi dirigevo stoicamente senza giubbotto verso un (ormai storico) locale della mia zona per passarci la maggior parte dei fine settimana. Ballavo sì, e tanto, allora.
Altri tempi. Altra età. Altra resistenza fisica, ma soprattutto altra latitudine!
Il self-training forse non sarà sufficiente per resistere a Gennaio in Lituania, ma potrà tirarmi su ricordare quante risate mi facevo in quel tragitto dalla macchina al locale mentre sfidavo il gelo, intenzionata a non pagare 3000 lire per il guardaroba!

Ho davvero tanti pensieri in testa che spero di riordinare prima della partenza. Inoltre spero di essere nella disposizione d'animo ideale per sfruttare al massimo questa occasione, sia dal punto di vista professionale che culturale e personale.

Babbo Calantae: "Due settimane in Lituania? A Gennaio?? Tu sei pazza!"
Non rispondo, lo conosco troppo bene e infatti: "... Però bello, dai, piacerebbe anche a me!"

Mamma Calantae: "Ma la Lituania è vicino alla Cecenia?" Sì, mamma, è un piano previsto dalla Gelmini: gli insegnanti in esubero li mandano a combattere nella fredda e angusta terra comunista!

7 comments:

Anonymous said...

Io me lo ripetevo d'inverno.
Quando alle sette del mattino (altri tempi, altri ritmi) andavo in vespa SENZA parabrezza alla stazione al serraglio.
Scuole Superiori.
Ritornerei a quei tempi, subito, senza pensarci. Dove si firma? Senza internet, senza mtv (videomusic fatta a FIRENZE! Se ci pensi sembra una cosa da non crederci!), senza console, senza fidanzata (non che ora...), senza una soluzione (quello men che meno, ma allora ANCORA meno!), senza un taglio di capelli decente (ma almeno c'era qualche possibilità, NON presa, come sempre, ma c'era), senza stipendio e senza parabrezza appunto. Faticavo per trovare i vestiti che in tv NON passavano, per trovare riviste, per trovare musica, per trovare una bestia che mi capisse. Mmm... è dura persino tornare in dietro qua. Bon... diciamo che tornerei indietro con la testa di adesso. Adesso che sono IO che mi devo capire. Capire cosa poi? Non si sa...

Portati un parabrezza e goditela. Anzi vivitela. Due settimane ahimè passan presto.

http://www.flickr.com/photos/inkaa/2860658658/

Anonymous said...

Scusa eh...ma cosa ci vai a fare...?

Pyperita said...

Sei attrezzata bene dal punto di vista dell'abbigliamento?
Deve essere un freddo polare, però certamente sarà un'esperienza interessante.

Anonymous said...

D'inverno preferisco la Lettonia : certe dormite ...

Baol said...

Non dirlo a voce troppo alta che la ministra potrebbe cogliere il suggerimento...

Triathlon della Donà è una delle mie canzoni preferite!

Un bacio

Anonymous said...

uau. non voglio essere curioso e in ogni caso il mio miglior in bocca al lupo! :D

Calanta said...

>inka: passeranno in fretta, sì, per questo me li voglio vivere intensamente.

>mikebibby: parteciperò a un progetto europeo: una specie di Erasmus per futuri Prof di Inglese..

>Pyperita: per l'abbigliamento conto di comprare qualcosa là..farà freddo sì..!

>puronanovergine: pensa che la radice del nome Lituania vuol dire "pioggia"...!

>baol: allora mi sa che devo andare a tastare il terreno!

>rents27: Crepi! La soluzione del mistero la trovi nella mia risposta al commento di mikebibby, tuo amico blogger, tra l'altro!