Monday 5 November 2007

senza titolo

Non ce la faccio a non parlare di Saviano. Non ce la faccio ad andare a dormire, tra l'altro coricandomi col suo libro sul comodino. Stasera l'autore del caso letterario dell'anno era ospite di Fabio Fazio. Ha parlato di cose terribili ma necessarie, ha dato a tutti un pugno nello stomaco diffondendo nuove immagini della Camorra- o' Sistema. Lo ascoltavo in silenzio, guardandolo con ammirazione e con un po' di timore per quello che ho pensato..."Quanto resisterà? Quanto tempo passerà prima che non gli succeda qualcosa?" Gesticolava nervosamente, non stava fermo un attimo ma non era nervosismo o disagio, era smania, era voglia di parlare parlare, informare, picchiare duro, ma allo stesso tempo era muoversi nell'unico territorio che gli è rimasto: la parola. Saviano vive sotto scorta, 3 poliziotti lo seguono ovunque, il New York Times lo ha paragonato a Pier Paolo Pasolini, alla cui tomba il giovane scrittore si recò nel momento in cui decise di scrivere Gomorra.
Abbiamo la stessa età e questo non riesco a togliermelo dalla testa.
E non voglio.

(Listening to: The Leading Guy - Micah P Hinson)

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