Thursday, 6 March 2008

Where it all began...

Oggi Firenze era invasa dai tifosi dell'Everton- seconda squadra della città di Liverpool, in occasione di una partita di nonsoquale coppa.
C'è stato un momento in cui mi son trovata in mezzo a un gruppo di tifosi inglesi e mi son sentita a casa! Dopo anni ho risentito il loro cazzutissimo accento, lo stesso che mi fece dannare durante i primi giorni che mi trovavo là e stavo pianificando di starci mesi e mesi, ignara di quanto quella città mi avrebbe cambiata.
Li guardavo estasiata: felpone con cappuccio, panciotte da bevitori di Carling comprata al Kwik Save, gote rosse su carnato bianco come il latte, il cioccolato Cadbury, ma soprattutto il loro suono, le loro risate, il loro modo di pronunciare la "ck", come se fosse una jota spagnola.
Un salto nel passato che mi ha fatto commuovere.
Un' immensa carrellata di immagini: la biblioteca dell'università, la Guild of Students, Church Street e la statua del cavallo dove con gli spagnoli organizzai la manifestazione per le stragi dell'11 Marzo 2004 (le lacrime di Diego), la disabitudine cronica a ricordarmi che i negozi lassù chiudono alle 17, il St. John's Market, H&M a tre piani, Il Cavern Club che non è poi quella gran cosa, le feste Erasmus ogni Venerdì (e ogni Sabato!), il Giovedì sera allo Scream, il tavolo della cucina di casa mia, il cheddar cheese arancione, e tanto tanto fuxia...
Epifania joyciana.


(Listening to: Anouk - Sacrifice)

3 comments:

DindoloM said...

Il tavolo della cucina di casa tua mi ha fatto venire un flash anche a me... la penna attaccata a nonmicordoche per far sí che nessuno la portasse via!!! Ricordami per quale ASSURDO motivo non sono venuta a trovarti Liverpool???????

Calanta said...

Te sei strana proprio, ti ricordi le cose più assurde e ti dimentichi che in quell'anno ti stavi "un pochino" laureando...:)

DindoloM said...

:-/... hai ragione... ma i racconti delle tue avventure a Liverpool mi sembrano geniali... e la penna della cucina... vedo ancora la scena di quando me lo raccontasti e di come immaginai la tua cucina e la penna... Che risate!!! BACIO